Nuovo appuntamento con il ciclo di webinar “1 ora di… con…”: ospite del giorno il prof. Marco Fortis
Lunedi 7 febbraio 2022 si è tenuto un nuovo appuntamento nell’ambito dell’iniziativa “1 ora di… con…”, il ciclo di webinar organizzato da Bruschi per tutti i dipendenti e recentemente esteso anche a stakeholder ed ex dipendenti, che punta a fornire spunti di riflessione su tematiche socio-economiche.
L’ospite del giorno è stato il prof. Marco Fortis, direttore e vicepresidente della Fondazione Edison ed editorialista de Il Sole 24 Ore. Il prof. Fortis si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università Cattolica di Milano dove ora è docente di Economia Industriale e Commercio Estero e membro del Comitato Scientifico del CRANEC dell’Università. È anche Commendatore e Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana. È stato consigliere economico dei presidenti del Consiglio Mario Monti e Matteo Renzi, delle ministre Teresa Bellanova e Emma Bonino, del ministro Giulio Tremonti e del viceministro Adolfo Urso.
Dal maggio 2006 al maggio 2007 è stato vicepresidente della Banca Popolare di Intra. Ha pubblicato numerosi saggi ed articoli, in Italia e all’estero, sui temi dell’economia italiana, dell’industria, della tecnologia, dello sviluppo e del commercio internazionale.
1 ora di… con… Marco Fortis
Il prof. Marco Fortis ha approfondito i temi legati all’attuale situazione economica italiana, il suo collocamento nello scenario internazionale e le prospettive del Recovery Plan noto anche come PNRR (Piano Nazionale Ripresa Resilienza).
In particolare, durante l’incontro il prof. Fortis ha trattato il tema dell’economia italiana tra ripresa e transizione. Il prof. Fortis ha raccontato la situazione economica attuale, precisando la crescita del PIL nel 2021 in alcuni paesi economicamente avanzati. Per l’Italia lo scorso anno ha portato risultati positivi, vi è stata una ripresa molto consistente, il PIL ha avuto una crescita media annua del 6,5%, maggiore rispetto alla Svezia (5,0%), agli Stati Uniti (5,7%) e alla Corea del Sud (4,0%) (fonte dati: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e OCSE).
Il prof. Fortis ha anche scritto un articolo intitolato “La ripresa ripartirà dall’industria” nel dicembre 2020 su Il Sole 24 Ore, abbastanza profetico perché l’industria manifatturiera è stato il primo grande motore della ripresa, seguito poi dall’edilizia e dal turismo che sono stati altri settori con crescita significativa.
L’Italia non solo ha avuto risultati positivi per il PIL attuale, ma è anche andata oltre le previsioni del Fondo Monetario Internazionale di gennaio 2021: le previsioni del PIL erano del 3,0%, invece la crescita attuale è stata più del doppio (6,5%) (fonte dati: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat, Eurostat, OCSE e FMI).
Il prof. Fortis ha poi analizzato la dinamica dei consumi privati nei primi tre trimestri del 2021 nei Paesi del G7 + Spagna: l’Italia ha una percentuale più alta (6,8%) rispetto a molti altri Paesi come la Francia, gli Stati Uniti, il Canada e la Germania. Questo è dovuto alla ripresa dei consumi da parte delle famiglie, in modo particolare dei consumi di beni per l’abitazione e anche del turismo e della ristorazione (fonte dati: elaborazione Fondazione Edison su dati OCSE).
Mentre altri Paesi hanno sostenuto in parte la loro ripresa con i consumi del settore pubblico, in modo particolare il Regno Unito, l’Italia invece è cresciuta solo con il settore privato.
Il prof. Fortis ha concluso quindi il suo discorso dimostrandosi ottimista sulla crescita del PIL anche nel 2022 e nel 2023.
In conclusione
Questo 1 ora di… con… è stato l’occasione per fare un bilancio completo sull’economia italiana: il prof. Fortis ha sottolineato quanto sia importante l’Italia a livello internazionale e soprattutto come sia stata la seconda manifattura d’Europa nell’anno 2019 (fonte dati: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat), con un valore della produzione di 988.689 mld €, un valore aggiunto di 266.943 mld € e un numero di occupati di 3.957 mld €: prima dell’Italia, solo la Germania che ha un valore di produzione più alto.
Particolarmente importante, dice il prof. Fortis, è anche il settore della Metalmeccanica in Italia, che ci posiziona come sesto Paese a livello mondiale: questo dato, che riguarda da vicino Bruschi, è decisamente augurale.
Grazie a questo intervento si è avuto modo di analizzare il contesto economico dell’Italia e anche di paragonarla con altri Paesi, avendo cosi una visione generale del periodo storico che stiamo attraversando e confidando in un 2022 di maggiori prospettive di crescita.